I benefici della prugna secca in post-menopausa
La post-menopausa è sicuramente una fase molto particolare nella vita di una donna. Durante questo periodo vi è un aumento dei rischi legati ad alcune patologie come l’osteoporosi. Un valido alleato naturale per contrastare questo processo è la prugna secca, scopriamo come.
La patologia
L’osteoporosi è una malattia cronica determinata dalla perdita di massa ossea con conseguente incremento del rischio di frattura da fragilità. La causa è da imputare alla cessazione della produzione di ormoni ovarici, che determinano un’accelerata perdita di densità ossea. Per questo motivo, le donne in post-menopausa sono ad alto rischio per questa patologia.
I rimedi naturali
È documentato che il regolare esercizio fisico e una dieta corretta svolgono un ruolo determinante per la salute delle ossa. Le evidenze scientifiche hanno messo in risalto come la prugna secca (prunus domestica) svolga un ruolo importante nel ridurre la perdita di massa ossea nelle donne affette da deficit di ormone ovarico.
Infatti, in uno studio clinico condotto in soggetti in post menopausa, le donne che assumevano 100 grammi di prugna secca al giorno, per un anno, hanno mantenuto la densità minerale ossea in misura maggiore rispetto a chi non lo ha fatto. Questo dato, tra l’altro, trova puntale riscontro in altri studi, pubblicati su letteratura internazionale, che confermano ulteriormente il ruolo della prugna secca nella prevenzione della perdita di massa ossea in post-menopausa.
La capacità terapeutica della prugna secca, sull’inibizione della perdita di massa ossea è da attribuire probabilmente alla sua composizione in composti bioattivi. Essa, infatti, è ricca di composti tra cui fibre alimentari, polifenoli, vitamina K, boro, rame, magnesio, manganese. Questi composti, presi singolarmente, sono noti per la loro capacità di influenzare positivamente la salute delle ossa.
I benefici della prugna secca sarebbero, comunque, da attribuire, fondamentalmente, alla presenza nel frutto dei polifenoli, sostanze che influenzano profondamente il metabolismo osseo. Tuttavia, anche se i singoli principi attivi contenuti nelle prugne esercitano un’azione positiva sulla conservazione della densità ossea, i migliori risultati si ottengono con l’assunzione del frutto intero: ciò dimostra un effetto sinergico dei costituenti.
Conclusioni
Se quindi vogliamo prevenire e limitare l’osteoporosi, dovremmo certamente prendere in considerazione l’assunzione della prugna secca, un comunissimo frutto che può accompagnarci nel percorso della post-menopausa.
ATTENZIONE: Le informazioni contenute nel Sito hanno esclusivamente scopo informativo, possono essere modificate o rimosse in qualsiasi momento, e comunque in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata.
Fonti: Nutrients 2017, 9(5), 496. Bone-Protective Effects of Dried Plum in Postmenopausal Women: Efficacy and Possible Mechanisms. – Bahram H. Arjmandi, Sarah A. Johnson, Shirin Pourafshar, Negin Navaei, Kelli S. George, Shirin Hooshmand, Sheau C. Chai and Neda S. Akhavan.
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