fbpx

5 cose che (forse) non sapete sulla Vitamina B6

Diciamocelo, al giorno d’oggi è molto semplice girovagare su internet per trovare quella nozione in particolare che può tornarci utile, o che semplicemente stuzzica la nostra curiosità.

Per questa ragione, questo post non si dilungherà più del dovuto sulle qualità base della Vitamina B6, ma proverà a svelarvi cinque curiosità che (probabilmente) fino ad oggi vi sono sfuggite.

Il termine Vitamina B6 indica quell’insieme di vitameri derivati da un un’unica molecola primordiale, la 2-metil-3-idrossi-5-idrossimetil-piridina. I composti che si ottengono grazie alla modifica di un semplice sostituente sono la Piridossina (PN), la Piridossamina (PM), il Piridossale (PL), che possono a loro volta essere fosforilate (PNP, PMP, PLP), divenendo la forma attiva della vitamina.

Largamente contenuti in alimenti comuni, come carni bovine, pesci grassi (tonno, salmone) e farine di cereali, questi composti sono coinvolti in alcune reazioni del metabolismo degli aminoacidi e di quello glucidico, influenzando la glicogenolisi e la conseguente liberazione di nuova energia a partire dalle riserve precedentemente accumulate.

le 5 curiosità sulla Vitamina

1 – I prodotti che contengono la forma fosforilata sono migliori di quelli che presentano la forma priva del gruppo fosfato: No. In realtà, non c’è alcuna differenza.

Vero, le forme biologicamente attive sono maggiormente contenute negli alimenti di origine animale, mentre troviamo le forme non fosforilate in verdura e ortaggi. Ma ciò non comporta grosse differenze, poiché gli esteri fosforilati della Vitamina B6, una volta assunti, vengono idrolizzati da enzimi deputati a rimuovere il fantomatico gruppo fosfato (fosfatasi), appena prima dell’assorbimento intestinale. Solo dopo, la vitamina presente nel sangue, verrà captata dal fegato dove, le forme non fosforilate, saranno rese biologicamente attive da degli enzimi specifici (chinasi), che agganceranno stavolta il gruppo fosfato alla molecola. Tuttavia, esiste una forma chimica caratteristica della vitamina contenuta nei vegetali (forma glicosidica) che di fatto risulta essere molto meno biodisponibile, facendo sì che la quota di assorbimento passi dal 90% al 50%.

2 – Sigaretta? No, grazie.

È stato riportato che la concentrazione sierica di diverse vitamine del gruppo B, con la B6 in particolare, vada incontro ad una drastica riduzione nei casi di pazienti fumatori. Ciò è dovuto alla liberazione di sostanze tossiche, come nitriti organici, ossido nitrico, cianati e isocianati, che sembrano essere in grado di interferire con la biodisponibilità delle suddette vitamine, portando addirittura alla loro inattivazione.

3 – Vitamine come antidolorifici.

La modulazione del dolore da parte della Vitamina B6 trova riscontro nel ruolo che ricopre a livello cerebrale: essa infatti partecipa in maniera attiva al metabolismo lipidico, portando alla sintesi degli sfingolipidi; questi sono parte integrante della guaina mielinica, un rivestimento isolante che protegge buona parte dei nostri neuroni. Inoltre, la B6 è coinvolta nella sintesi di diversi neurotrasmettitori, quali la noradrenalina e l’acido gamma-aminobutirrico (GABA).

Alcuni studi clinici hanno dimostrato come la Vitamina B6 sia in grado di modulare la percezione del dolore, senza intaccare tuttavia la reale causa scatenante, andando ad agire proprio sulla sintesi dei componenti responsabili della trasmissione dolorifica. Per questo motivo può essere utilizzata in caso di neuropatie diabetiche, sindrome del tunnel carpale ed emicranie.

4 – Sindrome premestruale: stop ad ansia e stress.

Irritabilità, stanchezza e tutto ciò che ne comporta. Sembra che la Vitamina B6, insieme ad altre del gruppo B, sia in grado di ridurre e gestire i sintomi della sindrome premestruale, attuando un controllo attivo sull’ alterato equilibrio ormonale caratteristico di questa fase del ciclo. Studi dimostrano infatti che la Vitamina B6 possa promuovere il sequestro degli estrogeni da parte del fegato, portando ad una sensibile riduzione dei loro livelli nel sangue. Viceversa, sembra che una dieta povera di vitamine del gruppo B, e di B6 in particolare, possa far aumentare il contenuto ematico di estrogeni, portando ad un incremento di sintomi peculiari, quali stanchezza, mal di testa, nausea e vomito. Grazie alla modulazione della sintesi di dopamina, la Vitamina B6 sembra essere implicata anche nella gestione dei sintomi dell’ansia e della depressione.

5 – Buonanotte e sogni d’oro.

A chi non è capitato di fare un bel sogno, svegliarsi, e vederlo poi scivolare via dalla propria mente come sabbia tra le dita. Un team di ricerca australiano è riuscito a dimostrare che assumere della Vitamina B6 prima di andare a letto possa aumentare la facoltà di ricordare e fissare nella mente i propri sogni, facendo in modo che questi vengano vissuti in maniera più intensa e reale. Inoltre, sembra che i pazienti volontari sottoposti allo studio abbiano acquisito migliorate capacità di controllo del proprio sogno (sogni lucidi), mantenendo le proprie facoltà decisionali e di modifica delle architetture oniriche durante tutto il periodo di sonno. Ciò si riflette sulla possibilità di riposare con più serenità, migliorare gli stati di stanchezza ed aggirare il rischio di vivere incubi notturni indesiderati.

ATTENZIONE: Le informazioni contenute nel Sito hanno esclusivamente scopo informativo, possono essere modificate o rimosse in qualsiasi momento, e comunque in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata.

Fonti:

1 – Spinneker A, Sola R, Lemmen V, Castillo MJ, Pietrzik K, González-Gross M. Vitamin B6 status, deficiency and its consequences–an overview. Nutr Hosp. 2007 Jan-Feb;22(1):7-24. PMID: 17260529.

2 – Ueland PM, McCann A, Midttun Ø, Ulvik A. Inflammation, vitamin B6 and related pathways. Mol Aspects Med. 2017 Feb;53:10-27. doi: 10.1016/j.mam.2016.08.001. Epub 2016 Sep 1. PMID: 27593095.

3 – Hellmann H, Mooney S. Vitamin B6: a molecule for human health? Molecules. 2010 Jan 20;15(1):442-59. doi: 10.3390/molecules15010442. PMID: 20110903; PMCID: PMC6257116.

4 – Aspy DJ, Madden NA, Delfabbro P. Effects of Vitamin B6 (Pyridoxine) and a B Complex Preparation on Dreaming and Sleep. Percept Mot Skills. 2018 Jun;125(3):451-462. doi: 10.1177/0031512518770326. Epub 2018 Apr 17. PMID: 29665762.

Condividi questo Articolo

Ultime Pubblicazioni

I nostri articoli sono sempre supportati da ufficiali pubblicazione scientifiche, e hanno lo scopo di far conoscere al paziente, le sostanze alimentari atte a supportare le normali funzioni fisiologiche del nostro corpo.

Succo di pompelmo: croce e delizia di alcune terapie farmacologiche

Colorato, gustoso e ricco di benefici. Il pompelmo rappresenta una validissima risorsa per il benessere dell’organismo... ma è essenziale prestare attenzione ai farmaci che si assumono, domandando di volta in volta al proprio medico se esistano eventuali interazioni tra la terapia farmacologica che si sta seguendo e il succo di frutta dalle mille potenzialità che si desidera assumere.

Enfarma, Il tuo benessere prima di tutto

Contatti

Seguici sui Social

Disclaimer

Ai sensi delle Nuove Linee guida del Ministero della Salute del 28/03/2013, relative alla pubblicità sanitaria concernente i dispositivi medici, dispositivi medico-diagnostici in vitro, presidi medico chirurgici e medicinali da banco, si avvisa l’utente che le informazioni ivi contenute sono esclusivamente rivolte agli operatori professionali.

2021-06-25T08:24:13+02:00
Torna in cima