Combattiamo l’acne con l’alimentazione!
Una delle condizioni dermatologiche più fastidiose, specialmente tra i giovani, è sicuramente l’acne. Combattiamo l’acne con l’alimentazione! Si stima che la prevalenza dell’acne, a livello mondiale, sia del 9,4%. La prevalenza è più alta negli adolescenti e nei giovani adulti e diminuisce con l’età oltre i 30 anni. Ma oltre alle terapie farmacologiche, possiamo cercare di limitare questa fastidiosa condizione con la nostra alimentazione.
Anche se la nostra comprensione della patogenesi dell’acne è ancora in evoluzione. È noto che molteplici fattori influenzano la fisiopatologia dell’acne, comprese le influenze genetiche, ormonali, infiammatorie, ambientali, l’eccesso di produzione di sebo e l’iperproliferazione dei batteri. Un dibattito che è stato discusso per decenni dalla comunità scientifica è proprio quello dell’influenza della dieta sull’acne.
La dieta a basso carico glicemico e a basso indice glicemico
Diversi studi sulla popolazione, condotti negli Stati Uniti, hanno evidenziato un consumo elevato di zuccheri aggiunti, grassi, carboidrati, sodio e un basso consumo di cereali integrali. È stato valutato, quindi, l’indice glicemico e del carico glicemico di vari alimenti nei pazienti con acne. Il carico glicemico (CG) è la misura della capacità di un alimento di aumentare i livelli di glucosio nel sangue, l’indice glicemico (IG), invece, è Il valore che indica la velocità di crescita della glicemia dopo il consumo, di una certa porzione, di un alimento. È stato dimostrato che il CG e l’IG influenzano le vie implicate nella patogenesi dell’acne. Ad esempio, uno studio ha dimostrato che una dieta a basso IG riduce l’indice di androgeni liberi, fattore correlato all’aumento di sebo, che è uno dei fattori coinvolti nello sviluppo di questa condizione. In un altro studio, inoltre, in cui sono stati coinvolti 31 pazienti maschi con acne (di età compresa tra 15 e 25 anni) sono state confrontate, una dieta a basso CG e una dieta di controllo per 12 settimane. Dai risultati ottenuti si è evidenziata, quindi, una riduzione nelle lesioni da acne.
Gli acidi grassi nella dieta contro l’acne
Alcune diete, come la dieta mediterranea, incoraggiano il consumo di pesce e olio d’oliva per aumentare l’assunzione di acidi grassi essenziali. È stato dimostrato che gli acidi grassi omega-3 riducono l’IGF-1, un ormone della crescita anch’esso correlato alla produzione di sebo. Gli omega-3, inoltre, riducono anche mediatori infiammatori correlati alle lesioni dell’acne. Alcuni studi, infatti, hanno dimostrato un’associazione tra un minor consumo di pesce e una maggiore gravità dell’acne. Ciò suggerisce che i pazienti con acne possono trarre beneficio da un maggiore consumo di acidi grassi omega-3 attraverso un aumento del consumo di pesce.
Conclusioni
Nonostante la natura controversa di questa condizione dermatologica, tutt’ora oggetto di studio, possiamo affermare che ci sono prove che la dieta gioca un ruolo importante nel contrasto dell’acne. Il consumo regolare di acidi grassi omega-3 (pesce) e diete a basso indice e carico glicemico, quindi, sono attualmente le strategie dietetiche più valide per combattere questa fastidiosa condizione.
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Fonti:
1. Hilary Baldwin and Jerry Tan. Effects of Diet on Acne and Its Response to Treatment. Am J Clin Dermatol. 2021; 22(1): 55–65.
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