fbpx

Capelli in salute, un aiuto dalle vitamine

Può la nostra alimentazione influenzare il buono stato di salute del nostro cuoio capelluto? La risposta è si! In questa recensione metteremo in evidenza le carenze nutrizionali, rispetto alle malattie legate al cuoio capelluto, con un particolare riferimento alle vitamine B7 (o biotina) e D. Questo perché, comunemente, le anomalie cutanee che coinvolgono la pelle, i capelli e le unghie sono presenti nei pazienti con carenze di micronutrienti e spesso forniscono indizi sulla carenza sottostante.

Le carenze nutrizionali

Nei paesi sviluppati, sebbene non sia comuni tra gli individui sani, le carenze di micronutrienti sono spesso presenti negli individui a rischio che hanno un assorbimento ridotto o una scarsa assunzione di cibo. I segni patologici cutanei, tuttavia, possono verificarsi anche a causa di fattori non nutrizionali. Pertanto, è importante una forte conoscenza delle differenti diagnosi.

Le carenze di diversi micronutrienti, come vitamine e sali minerali, sono state correlate a disturbi del cuoio capelluto. Tra queste sostanze, in particolare, sono presenti la Vitamina D e la biotina.

La Biotina (o Vitamina B7)

La biotina è una vitamina importante per il metabolismo dei grassi, del glucosio e degli aminoacidi. Questa vitamina svolge anche ruoli nella regolazione genica. La maggior parte della biotina nella dieta si trova nelle proteine alimentari. L’assunzione alimentare media di biotina nei paesi occidentali è adeguata e la carenza di questa sostanza è rara. Non è mai stata segnalata una grave carenza di biotina in individui sani che seguono una dieta normale.

La carenza di biotina può essere di natura genetica o acquisita. Le cause genetiche della carenza di biotina possono manifestarsi dopo 6 settimane dalla nascita attraverso gravi dermatiti e alopecia o a 3 mesi dal parto con capelli, sopracciglia e ciglia radi o totalmente assenti.

I segni di carenza di biotina acquisita, invece, includono: perdita di capelli, eruzioni cutanee e unghie fragili. Gli effetti appena elencati possono essere dovuti all’eccesso di consumo di uova crude, in cui l’avidina, proteina presente in questo alimento, inibisce l’assorbimento intestinale di biotina. Nelle uova cotte, infatti, le particelle di avidina si degradano e possono causare questi problemi. Altre cause di carenza acquisita di biotina sono per esempio: stati di malassorbimento, alcolismo, gravidanza e uso prolungato di antibiotici. Questa vitamina, quindi, risulta carente, molto spesso, in casi estremamente specifici. Pertanto, bisogna tenerla in considerazione specialmente se si rientra in una delle categorie a rischio elencate.

La Vitamina D

La Vitamina D, ottenuta dalla dieta o sintetizzata nella pelle, è inattiva e deve essere trasformata enzimaticamente nella sua forma attiva, il colecalciferolo. Questa vitamina è prodotta dal nostro organismo quando i raggi ultravioletti solari colpiscono la pelle e provocano la sintesi. D’altro canto, pochi alimenti contengono la vitamina D, come per esempio il salmone, il tonno, lo sgombro e in minor quantità il tuorlo d’uovo o il formaggio.

Esistono forti evidenze scientifiche su come la Vitamina D eserciti un effetto antinfiammatorio e immunoregolatore. Bassi livelli di questa Vitamina, infatti, sono stati riportati in diverse malattie autoimmuni. Tuttavia, i meccanismi alla base del ruolo della Vitamina D a livello immunitario non sono completamente compresi.

Questa Vitamina, inoltre, regola la crescita dei cheratinociti, le cellule che contribuiscono alla crescita del follicolo pilifero. Questa importante struttura cutanea è coinvolta nella crescita del capello e in altre funzioni rilevanti. Il ruolo della Vitamina D nel follicolo pilifero è evidenziato dalla caduta dei capelli nei pazienti con rachitismo di tipo II, una patologia caratterizzata da alterazione del tessuto osseo, relativa a una ridotta risposta degli organi alla Vitamina D. In una revisione di studi, inoltre, sono stati confrontati i livelli di questa Vitamina in soggetti con alopecia areata (perdita capelli dovuta a infiammazione) rispetto a soggetti sani. Gli individui con questa patologia, infatti, presentavano livelli significativamente inferiori di questa sostanza.

Conclusioni

Come abbiamo visto, quindi, questi due importanti micronutrienti sono incisivi nella salute dei capelli e, inoltre, sono coinvolti in diversi processi benefici per l’organismo. Per quanto riguarda la salute del cuoio capelluto, inoltre, altri micronutrienti, tra cui minerali e altre vitamine, possono esserci di aiuto e avremo modo di osservarli nelle prossime recensioni.

ATTENZIONE: Le informazioni contenute nel Sito hanno esclusivamente scopo informativo, possono essere modificate o rimosse in qualsiasi momento, e comunque in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata.

Fonti:

  • Hind M Almohanna, Azhar A Ahmed, John P Tsatalis, Antonella Tosti. The Role of Vitamins and Minerals in Hair Loss: A Review. Dermatol Ther (Heidelb). 2019 Mar;9(1):51-70.
  • C Booth, C S Potten. Keratinocyte growth factor increases hair follicle survival following cytotoxic insult. J Invest Dermatol . 2000 Apr;114(4):667-73.

Condividi questo Articolo

Ultime Pubblicazioni

I nostri articoli sono sempre supportati da ufficiali pubblicazione scientifiche, e hanno lo scopo di far conoscere al paziente, le sostanze alimentari atte a supportare le normali funzioni fisiologiche del nostro corpo.

Intolleranza al lattosio

L’intolleranza al lattosio è uno dei disturbi alimentari più comuni a livello mondiale. Si stima, infatti, che circa il 70% della popolazione presenti questa intolleranza, con un'ampia variazione tra le diverse regioni e paesi. In questo articolo analizzeremo perché si verifica questo disturbo, la sua sintomatologia e una delle due diete valide a livello nutrizionale.

Enfarma, Il tuo benessere prima di tutto

Contatti

Seguici sui Social

Disclaimer

Ai sensi delle Nuove Linee guida del Ministero della Salute del 28/03/2013, relative alla pubblicità sanitaria concernente i dispositivi medici, dispositivi medico-diagnostici in vitro, presidi medico chirurgici e medicinali da banco, si avvisa l’utente che le informazioni ivi contenute sono esclusivamente rivolte agli operatori professionali.

2022-02-15T10:50:28+01:00
Torna in cima