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Dieta gluten free: benefici e difficoltà

Sempre più spesso sentiamo parlare di “gluten free” (o senza glutine), specialmente se si tratta di alimenti o dieta. Questa terminologia si riferisce alla malattia celiaca (o celiachia). Ma quali sono gli aspetti nutrizionali della dieta gluten free? Quali le particolarità, i benefici e le difficoltà? In primis bisogna partire dalla patologia: la celiachia è una condizione infiammatoria cronica intestinale innescata da una reazione immunitaria in seguito al consumo di glutine. L’unico trattamento efficace noto per questa condizione è una dieta rigorosamente priva di glutine per tutta la vita. Il glutine è il nome dato a un gruppo di proteine del grano generalmente consumate in abbondanza nella vita di tutti i giorni: circa 10–20 g al giorno.

Dalla diagnosi alla dieta

Attraverso le opportune indagini cliniche, dopo che la diagnosi è stata raggiunta, si può intraprendere il trattamento dietetico mirato. I pazienti, pertanto, dovrebbero essere indirizzati da uno specialista con esperienza in campo di celiachia. La dieta gluten free implica l’esclusione di frumento alimentare, la segale, l’orzo e gli ibridi come il kamut e il triticale.

Generalmente, questa dieta si basa su una combinazione di alimenti naturalmente privi di glutine (non contaminati) e prodotti speciali formulati con cereali privi di glutine, solitamente etichettati come “senza glutine”.

C’è una lista piuttosto lunga di cereali, granaglie, semi, legumi e noci che possono sostituire il glutine (come amaranto, quinoa, miglio, sorgo, lino e ceci); questi, infatti, possono migliorare il gusto dei piatti e la qualità nutrizionale della dieta gluten free. Inoltre, tra i nuovi approcci, vale la pena citare il pane senza glutine con quinoa e semi di lino che possiede un buon equilibrio di nutrienti. La quinoa e i semi di lino, infatti, sono consigliati anche per migliorare la quantità di acidi grassi ω-3 nei prodotti senza glutine.

Difficoltà e benefici

Nella maggior parte dei pazienti, questa dieta rigorosa migliora chiaramente la gravità delle lesioni intestinali, i valori delle analisi del sangue, i segni clinici e il rischio di complicanze correlate alla patologia.

Sebbene non vi sia dubbio che la dieta per celiaci sia di grande beneficio, aderirvi è difficile perché il glutine si trova nascosto in molti alimenti trasformati industrialmente. Inoltre, una rigida dieta di questo tipo inevitabilmente limita le attività sociali e scolastiche/lavorative del paziente e di conseguenza induce significativi cambiamenti nella qualità della vita.

Un altro aspetto importante sugli gli alimenti trasformati senza glutine riguarda il fatto che questi contengono spesso più carboidrati e lipidi rispetto ai loro equivalenti con glutine. Questo dato è rilevante considerando che attualmente l’obesità è in aumento tra i celiaci. I pazienti celiaci, quindi, sono a rischio di sovrappeso/obesità soprattutto durante il primo anno dopo l’inizio della nuova dieta. Probabilmente questo disturbo è influenzato dalla possibilità di mangiare senza soffrire i sintomi; questo fattore si associa alla loro capacità di assorbimento migliorata. Inoltre, il tutto, combinato con il consumo di cibi privi di glutine ad alto contenuto calorico, aumenterà il peso più del desiderato.

Carenze nutrizionali

In precedenza, è stato ipotizzato che una dieta gluten free rigorosa sia nutrizionalmente adeguata. Tuttavia, diversi studi oggi indicano che i pazienti che seguono questa dieta dovrebbero essere monitorati per potenziali carenze nutrizionali.

L’impatto nutrizionale della dieta gluten free dipende da quanto tempo i pazienti si trovano in questa condizione senza una diagnosi e dal danno della mucosa intestinale accumulato nel tempo. A causa dei problemi nell’assorbimento, nei celiaci si possono prevedere manifestazioni e carenze di diverse vitamine e minerali. Alcuni studi riportano carenze nutrizionali sia nei bambini che nei pazienti adulti. È stata rilevata, infatti, una carenza di Vitamina B12 nel 41% dei pazienti con celiachia non trattata e il 31% di loro è risultato carente anche di folati (o Vitamina B9).

Un altro studio, invece, ha valutato lo stato dei micronutrienti in giovani adulti celiaci e ha riscontrato livelli più bassi di emoglobina, ferritina (la principale proteina di accumulo del ferro) e rame rispetto a soggetti sani.

L’importanza di uno specialista

Educare i pazienti celiaci su cosa scegliere quando seguono la dieta senza glutine è della massima importanza per il risultato a lungo termine. Questo è fondamentale per assicurarsi che la dieta non sia solo priva di glutine ma anche nutrizionalmente adeguata. L’educazione deve iniziare alla diagnosi, con valutazioni frequenti durante i primi 6 mesi di trattamento. Questo approccio non solo valuta se il paziente si stia attenendo alle indicazioni ma crea anche l’opportunità di educarlo su: possibili carenze nutrizionali, sul mantenimento di una dieta sana e sull’aumento di peso controllato.

L’educazione nutrizionale da parte di un professionista qualificato, quindi, è importante per ottenere una dieta gluten free sana e rispettata dal paziente.

Conclusioni

L’unico trattamento efficace e sicuro per la celiachia è la dieta gluten free rigorosa per tutta la vita. Tuttavia, questo tipo di alimentazione potrebbe creare qualche difficoltà nelle attività sociali, scolastiche e lavorative. Una dieta priva di glutine ed equilibrata dovrebbe basarsi su una combinazione di alimenti naturalmente privi di glutine e prodotti formulati e certificati senza glutine. Questa dieta non deve essere solo priva di glutine ma anche sana, evitando carenze o eccessi di nutrienti, vitamine e minerali.

ATTENZIONE: Le informazioni contenute nel Sito hanno esclusivamente scopo informativo, possono essere modificate o rimosse in qualsiasi momento, e comunque in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata.

Fonti:

Annette K Taylor, Anne Amemiya et al. Celiac Disease. In: GeneReviews® [Internet]. Seattle (WA): University of Washington, Seattle; 1993–2022.

Karla A Bascuñán, María Catalina Vespa, Magdalena Araya. Celiac disease: understanding the gluten-free diet. Eur J Nutr . 2017 Mar;56(2):449-459.

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