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Ovaio policistico e integrazione con Vitamina D: poca ma ogni giorno

La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è una delle più frequenti endocrinopatie dell’età riproduttiva. Essa è caratterizzata da elevati livelli di insulina, testosterone, cisti ovariche, cicli mestruali irregolari, irsutismo, acne e problemi di compenso glicemico. Le donne affette da PCOS vanno incontro a severe difficoltà riproduttive. La prima linea di intervento terapeutico è un calo ponderale del 5-10%, da ottenere mediante controllo dietetico ed attività fisica, anche finalizzato al ripristino dei normali livelli di glicemia e di sensibilità insulinica.

L’efficacia dell’integrazione con Vitamina D nel trattamento del PCOS è ancora controversa. Tuttavia, secondo una recente meta-analisi polacca di 11 studi clinici l’integrazione a bassi dosaggi (<4000 UI/g) con Vitamina D potrebbe essere più efficace di un dosaggio alto (50000 UI) somministrato settimanalmente nel migliorare la sensibilità insulinica e la glicemia a digiuno.

ATTENZIONE: Le informazioni contenute nel Sito hanno esclusivamente scopo informativo, possono essere modificate o rimosse in qualsiasi momento, e comunque in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata.

Fonte: Łagowska K. et al. Nutrients 2018, 10(11), 1637.

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