Una Tiamina analcolica, grazie!
Sembra la vitamina adatta ad una dichiarazione d’amore, è addirittura la più vecchia di tutte, la numero uno. Ma che rapporto c’è tra Tiamina ed alcol?
La Tiamina (Vitamina B1 o Aneurina) è stata la prima vitamina identificata (nel 1937), e ricopre l’importante ruolo di coenzima in parecchie reazioni biochimiche utili a convertire il glucosio in energia, agendo principalmente sul metabolismo dei carboidrati.
La forma esterificata è quella più diffusa in natura (Tiamina Pirofosfato – TPP), ed è presente nella quasi totalità degli alimenti. Cereali integrali, legumi secchi e frutta secca a guscio rappresentano le fonti migliori, mentre il contenuto più elevato tra gli alimenti di origine animale si trova nella carne suina e nei suoi derivati.
Il metabolismo della Tiamina è fortemente suscettibile al consumo di alcol: in caso di elevati apporti di etanolo, l’assorbimento della vitamina a livello intestinale viene sensibilmente ridotto, viene incrementata la sua escrezione e, soprattutto, viene impedita la sua attività biologica di coenzima.
La carenza di Tiamina
Queste dinamiche comportano una carenza di Vitamina B1 che può determinare sintomi non specifici, come l’alterazione del metabolismo glucidico e il cambiamento di diversi tratti comportamentali (apatia, confusione, irritabilità e perdita della memoria).
Una deficienza grave di Tiamina può portare invece a due distinte malattie molto caratteristiche: il beri-beri, in cui compaiono astenia, disturbi gastrointestinali, edemi, inappetenza e spasmi muscolari, e la sindrome di Wernicke-Korsakoff, (o beri-beri cerebrale), che si manifesta con psicosi, encefalopatia, alterazione dello stato mentale, disturbi della memoria e paralisi a carico dell’occhio (oftalmoplegia).
Dato che lo stato carenziale è di norma associato esclusivamente alla condizione di alcolismo cronico, non c’è da aver paura: una normale dieta equilibrata riuscirà a soddisfare interamente il fabbisogno di Tiamina.
Si dice che bisogna bere per dimenticare. Secondo la Tiamina, invece, è meglio ricordare di non bere!
P.S. Non solo l’alcol! L’assorbimento della Tiamina è anche ridotto da un elevato consumo di caffè e tè, a causa del loro ingente contenuto di composti fenolici, caratterizzati da diverse proprietà antivitaminiche.
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Fonti:
1 – Lonsdale D. Thiamin. Adv Food Nutr Res. 2018;83:1-56. doi: 10.1016/bs.afnr.2017.11.001. Epub 2018 Feb 2. PMID: 29477220.
2 – Rindi G. Alcohol and thiamine of the brain. Alcohol Alcohol. 1989;24(6):493-5. doi: 10.1093/oxfordjournals.alcalc.a044949. PMID: 2560632.
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