Fibre alimentari: importanti sin dall’adolescenza
La letteratura scientifica è unanime nell’attribuire importanza fondamentale ad un’adeguata ingestione di fibre sia solubili, sia insolubili.
La letteratura scientifica è unanime nell’attribuire importanza fondamentale ad un’adeguata ingestione di fibre sia solubili, sia insolubili.
Importante novità a favore delle mandorle. Uno studio americano ha infatti dimostrato che le mandorle aumentano i livelli circolanti dell’HDL, il cosiddetto colesterolo “buono” perché funge da spazzino delle arterie, ripulendole dal colesterolo ivi depositato dall’LDL, il cosiddetto colesterolo cattivo, per riportarlo al fegato.
E’ noto che il consumo di bevande zuccherate sia associato ad un aumento del rischio malattie cardiovascolari, ipertensione, steatosi epatica, sindrome metabolica e diabete.
Dall’importante studio epidemiologico spagnolo SUN, iniziato nel 1999 e tuttora in corso su un campione di circa 20 mila uomini e donne, arrivano ulteriori conferme dell’associazione tra consumo regolare di caffè e riduzione del rischio di mortalità per tutte le cause.
L’Antigene Prostatico Specifico, più comunemente conosciuto come PSA, è un comune esame del sangue il cui utilizzo è finalizzato alla monitorizzazione dei pazienti sottoposti ad intervento di asportazione della prostata, di quelli sottoposti a radioterapia o a terapia ormonale.
Un’elevata assunzione di fibre e cereali integrali protegge dal importanti malattie non trasmissibili , quali la malattia coronarica, l’ictus, il diabete di tipo 2 e il cancro del colon-retto.
Dallo studio britannico prospettico Million Women Study, che ha coinvolto 691.571 donne britanniche di età maggiore di 59 anni, arrivano una buona e una cattiva notizia.
Il colesterolo buono (HDL-C) è lo spazzino delle arterie, in quanto provvede a rimuovere da esse il colesterolo cattivo (LDL-C) che conduce alla formazione della placca arteriosclerotica ed all’ipertensione.
Le cistiti acute non complicate sono tra le infezioni più frequenti nel sesso femminile. Infatti, il 50% delle donne ne soffre almeno una volta nella vita. Si tratta di una patologia dolorosa che impatta in maniera importante sulla qualità della vita.
Il glaucoma ad angolo aperto è una patologia che colpisce il nervo ottico conseguentemente ad un’elevata pressione intraoculare e ad una disfunzione endoteliale.